Liberalismo Whig

visto da Tullio Pascoli

I MIEI AFORISMI

MONOLOGHI DI UN INGENUO

ANTICONFORMISTA

SOLITARIO

1.   DELL’INSONNIA

1.1.     L’insonnia è feconda; il sonno è sterile…

1.2.     L’ozio è arido; l’azione è fertile…

1.3.     Il dolore tempera; il godimento illude…

1.4.     Del buono si pensa; del cattivo si parla…

1.5.     Il povero è compatito, il ricco invidiato…

1.6.     L’azione produce, l’inerzia consuma…

1.7.     L’attento ascolta, l’indifferente ode…

1.8.     L’incredulo diffida e verifica, l’ingenuo ha fede e crede…

1.9.      L’osservatore scruta, il distratto vede…

1.10.    Il curioso tocca, l’insensibile avverte…

1.11.     Il conservatore è fermo, l’anticonformista si muove…

1.12.     Il conformista ammira, il progressista scruta…

1.13.     Il conservatore ha, il progressista cerca…

1.14.     L’indifferenza annoia, la curiosità punge…

1.15.     Il dubbio è virtuoso: fomenta la ricerca e l’azione; la sicurezza è conformista, s’accontenta…

1.16.     La paura eccita la prudenza; il coraggio sfida il rischio…

1.17.     La migliore lezione la ministra l’errore…

1.18.      La curiosità stuzzica, la certezza incanta…

1.19.     Il nostro successo è merito, quello altrui fortuna…

1.20.    Il nostro insuccesso è disgrazia, quello altrui castigo…

1.21.    La virtù la notano in pochi, il vizio lo guardano tutti…

1.22.   Se è coercitiva non è solidarietà; quella vera è spontanea…

1.23.    Il mercato è come il linguaggio; le preferenze, come le espressioni, sono nostre discrezioni…

1.24.    L’individuo applaude, la folla acclama…

1.25.     L’individuo protesta, la massa si rivolta…

1.26.     L’altruismo autentico è orfano…

1.27.     Scrivere è arte, meditare virtù…

1.28.     La fame morde, l’inappetenza deprime…

1.29.     Il bisogno accende; l’appagamento smorza…

1.30.     La speranza è appetito, la rassegnazione sazietà…

1.31.     Il primo amore si ricorda, l’ultimo si dimentica…

1.32.     C’è chi non distingue la fede dalla militanza; eppure, una è intima e l’altra è esterna: la prima è personale, l’altra è collettiva…

1.33.      Se arrossisce è per timidezza, a meno che non sia vergogna…

1.34.      L’ipocrisia di solito sorride, la sincerità non sempre:una è compiacente, l’altra spontanea…

1.35.      La bugia non gira in solitudine; è accompagnata, da un traditore: l’amnesia!

1.36.      Non hai sonno? Accendi la TV! Ma attento perché lì ti spegni…

1.37.      Parlare è utile, ma ascoltare è necessario…

2.    DEL RISVEGLIO

2.1         Nel sogno si vola, si vaga; nel reale si cammina con i piedi per terra…

2.2        La bellezza è degli occhi, il sublime della mente…

2.3        Il buio favorisce l’immaginazione, la luce riporta alla realtà…

2.4        La vetta è la meta degli ambiziosi: lassù l’orizzonte si allarga…

2.5        Più  faticosa è l’ascesa, maggiormente godiamo la cima, guardando  lontano…

2.6        Più si sale in alto e più in basso si rischia di cadere…

2.7        Con la mano l’umano tocca, con il cuore sente…

2.8        Dietro una lunga notte ci attende una nuova giornata…

2.9        Ogni giorno è un nuovo giorno e con esso nascono nuove speranze…

2.10      L’aurora è femminile, eternamente gravida: porta nel suo ventre nuove prospettive…

3.   DEL PIACERE

3.1        Il loquace parla, il saggio ascolta…

3.2        La passione arde, la ragione tempera…

3.3        Le note fanno l’armonia, l’orchestra il concerto…

3.4        Gli strumenti producono il suono, gli umani il coro…

3.5        Al vento del mare dispieghiamo le vele; alla brezza del lago distendiamo l’animo…

3.6        Le chiacchiere hanno la loro utilità: servono a far passare il tempo a chi ne ha troppo…

3.7         Il godimento maggiore lo si sente alla vigilia del compimento…

3.8         Realizzato un desiderio se ne insegue uno nuovo…

3.9         Cessando le  aspettative suona un campanello: dell’appuntamento con lo psicanalista…

4.   DELL’OPERATO

4.1         All’architetto il progetto, al carpentiere la struttura, al muratore le pareti, all’imbianchino l’intonaco…

4.2        La dignità è sopratutto una conquista personale…

4.3        La dignità non è un diritto; ad essa dobbiamo aspirare; ed è il successo attraverso il puro merito che conferisce la sua prerogativa…

4.4        Il titolo nobiliare è ereditario; lo spirito di nobiltà è una vittoria da conseguire…

4.5        Più ardua è la missione, tanto più grande saranno merito e soddisfazione…

4.6        Non confondiamo il merito con lo sforzo. Il primo deriva dal secondo che, tuttavia, può  essere fittizio, inutile e perfino dannoso…

4.7        L’artigiano modella l’argilla, ma il forno ne consolida la forma…

4.8        Più è duro il granito maggiore sarà il riflesso dello smeriglio…

4.9        Lo sforzo è la dimensione della fatica, il risultato la misura del merito…

4.10      Costruire richiede impegno, sforzo, tempo ed impegno; per distruggere basta un attimo…

4.11       L’opera umana più ardua è la costruzione del progresso: non la completeremo mai…

4.12      Il progresso umano è l’edificazione più dignitosa: il tempio più scacro da erigere…

5.   DELL’OSSERVAZIONE

5.1         La società aperta accoglie, quella chiusa respinge:una progredisce, l’altra conserva…

5.2        Tutto si muove ed il tempo scorre: procedendo si avanza, da fermi si regredisce…

5.3        Il progresso è mobile, è evoluzione; la conservazione statica: il primo sviluppa; l’altra vegeta…

5.4         L’apertura è larga, generosa; la chiusura stretta, avara; una diversifica, l’altra uniforma; la prima assimila e si rinnova, la seconda è ermetica e deperisce…

5.5         L’orizzonte corto soffoca, quello ampio solleva: uno inspira speranza, l’altro rassegnazione…

5.6         Non si esiste perché si pensa: si pensa perché si esiste…

5.7         Il subcosciente non precede la coscienza; infatti, prima si nasce, poi si assimila…

5.8         La buona unione è fra due spigolosi cubi combacianti, che  gli attriti ed il tempo trasformano in armoniose sfere…

5.9         La cooperazione non è tale se non è spontanea o volontaria; quella coercitiva è schiavitù…

5.10       Nell’interazione possiamo cooperare anche inconsapevolmente: nel libero mercato, per esempio; nell’ordine spontaneo, in cui tutti badano a sé, ognuno si adegua a tutte le circostanze…

5.11        L’economista pianificatore è come certi linguisti: tende ad  imporre le proprie norme, mentre alla fine, noi facciamo  le nostre proprie scelte, secondo le nostre preferenze; così nei prodotti, nei servizi, come nell’uso del linguaggio…

5.12       Diffidiamo di chi chiede sacrifici immediati, promettendo un vago avvenire migliore: infatti, il nostro presente è certo, il loro futuro fittizio e dubbio; ed alle scadenze, è eternamente rimandato…

5.13       Congetturare è all’altezza di tutti; realizzare è ad un gradino un po’ più elevato…

5.14       Tutto cambia, perfino i significati dei termini: infatti, per gli antichi il profeta era un poeta; per noi, oggi, è una specie di indovino…

5.15      Se è difficile interpretare la realtà del nostro tempo, come fare con la realtà altrui del passato?

5.16       L’interprete dell’avvenire può essere un mero aspirante aruspice, un semplice illusionista…

5.17       Le profezie del passato hanno il valore d’un oroscopo dei nostri giorni, ma non servon neanche per giocare alla lotteria…

5.18       Le superstizioni, fatalmente, incespicano sempre sulla soglia della conoscenza…

5.19       A voi (Cittadini e Sovrani) la scelta: democrazie sociali o  liberali? Nelle prime la Legge deternina ciò che è lecito; nelle seconde, la legge definisce solo ciò che è proibito. Nel primo caso sta ai sudditi dimostrare la propria innocenza al Sovrano Potere; nel secondo è il delegato al potere a dimostrare le colpe del Cittadino Sovrano. Ossia, in un caso saremmo colpevoli fino a prova contraria; nell’altro, in assenza di prove siamo innocenti…

5.20    Liberale, democratica e tollerante è la presunzione di innocenza; dispotica, insolente e faziosa la presunzione di colpevolezza…

5.21    L’uniformità è di un colore solo; la diversità è policromatica…

5.22   La diversità è allegra; l’uniformità monotona…

5.23   L’ipotesi sta alla teoria, come l’evento al racconto…

5.24   L’audace osa e rischia; il prudente riflette e valuta…

6.   DEL PESSIMISMO

6.1         Per il pessimista il passato è sempre migliore del presente come pure dell’avvenire…

6.2        Per il pessimista ieri era migliore di oggi che è migliore di domani che sarà peggiore di oggi…

6.3        Per il pessimista la civiltà è entrata in un vicolo cieco: il futuro sarebbe squallido; ed in modo ambiguo allude al mitico “buon selvaggio” che – come sappiamo – si cibava anche dei suoi simili…

6.4        Per il pessimista la fine del nostro pianeta è segnata; già, è solo una questione di tempo…

6.5         Per il pessimista la nascita segna l’inizio della nostra morte…

6.6         Il pessimista non sogna, coltiva soltanto incubi…

6.7         Il pessimista è rassegnato; per lui tutto è inutile; non esistono soluzioni…

6.8          Il pessimista è un nostalgico, privo di speranze, guarda indietro: davanti a sé ha solo tenebre…

6.9          Cos’altro pensa il pessimista oltre all’inutilità della vita? E peggio ancora: saremmo qui solo per soffrire; per espiare chissà quali peccati altrui: considera la vita addirittura una punizione…

6.10       La sofferenza peggiore è la tortura della catastrofe annunciata, a sentenza ormai emanata: priva di qualsiasi appello e di ogni speranza…

6.11        I pessimisti considerano la ricchezza una torta finita,  le cui fette diminuirebbero nella divisione con il numero degli individui…

6.12       I pessimisti considerano il valore del lavoro  fisso e proporzionale allo sforzo; già, e se lo sforzo ha scarsa o nessuna utilità, come riconoscere il merito?

6.13       Come valutare il valore dell’arte? Moderni monumenti occupano molte nostre piazze; e  le si scambiano per  opere d’arte; i posteri giudicheranno; almeno varranno il peso del materiale usato…

6.14      Dove si cova il pessimismo non nasce la speranza.

6.15      Il miglior compagno del pessimista? Forse il masochista.

6.16     Il pessimista è più attento ai problemi piuttosto che alle soluzioni.

6.17     Il pessimista tende alla rassegnazione e spesso considera inutile l’azione.

6.18    Dove cessa la speranza germoglia solo il seme del nichilismo.

7.   DELL’OTTIMISMO

7.1        Per l’ottimista niente in assoluto può essere considerato inutile…

7.2       Per l’ottimista la nostra vita è un regalo, un miracolo e va sempre in direzione del progresso…

7.3       Per l’ottimista ieri era peggiore di oggi mentre domani sarà ancora migliore  di oggi…

7.4        L’ottimista incurabile è un esploratore che scambia i sogni ed i miraggi per concreta realtà…

7.5        Per l’ottimista la conoscenza è infinita; infatti, ogni esperienza genera una nuova scoperta…

7.6        Per l’ottimista, così com’è stato per i nuovi continenti, si raggiungeranno anche nuovi pianeti…

7.7        Per l’ottimista la ricchezza non è né torta né finita; infatti, il patrimonio più prezioso è il capitale umano: dove ognuno aggiunge un granello all’immensa spiaggia del benessere e del sapere…

7.8        Per gli ottimisti, niente è impossibile: tutto si risolve ed è utile crederci…

7.9        Per l’ottimista la vita è il più bel dono ricevuto; così, prima di congedarsi, lascia un suo seme…

7.10      Per l’ottimista, essendo fatti di energia,  che non si distrugge, la morte non è l’ epilogo dei nostri elementi, bensì solo il preludio di una nuova tappa dell’interminabile ciclo dell’esistenza…

7.11        Per l’ottimista la ricchezza è  composta anche – se non soprattutto -, dagli individui; essi accrescono le fette con le loro idee, con le loro innovazioni che non possiamo misurare…

7.12      Per l’ottimista il valore del lavoro lo determina il consumatore con le sue diverse preferenze…

7.13     L’ottimista, osservando i problemi si concentra sulle soluzioni.

7.14     L’ottimista è stimolato all’azione, perseguendo il risultato, di solito non si rassegna.

8.   DEL REALISMO

8.1         Il futuro è incerto; il presente da interpretare; il passato da revisionare…

8.2        Una virtuosa legge prevale su tutte: quella dell’equilibrio…

8.3        L’equilibrio è il virtuoso principio che regola tutta l’esistenza…

8.4        La paura è un male utile; infatti, il lato positivo del timore è che ci rende prudenti…

8.5        La realtà è come un diamante con infinite sfaccettature di poli positivi ed altrettanti negativi…

8.6        La vita si misura con la bilancia delle umane esperienze…

8.7        Una delle nostre unità di misura è la nostra particolare sensibilità…

8.8        Destano curiosità coloro che sostengono di potersi comunicare con l’Onnipotente, chiamandolo perfino per nome…

8.9        In tutto esiste una dose di buono ed altra di cattivo: mangiare fa bene, ma sbagliando dose ci avveleniamo; il veleno invece è malefico, ma nella giusta dose cura…

8.10      Il peggiore dei veleni, nella dose giusta, può risultare il migliore dei rimedi…

8.11       Il progresso ed il benessere si perseguono in alterne salite; tuttavia, quando crediamo di aver raggiunto la vetta, raggiungendo la meta, a nostra insaputa, inizia la discesa…

8.12      Non c’è salita senza una discesa; infatti, le salite in numero si equivalgono alle discese…

8.13      L’ascesa si alterna al declino e viceversa; così, non c’è declino senza un’ascesa precedente…

8.14      Ogni giorno sveliamo vecchi dubbi; ma non si esauriscono; infatti, ne sorgono sempre di nuovi…

8.15      Se i vecchi dubbi si alternano a quelli nuovi, la nostra vita, essendo realizzazione, ha come ultima finalità la ricerca di eterni nuovi orizzonti…

8.16     Se il futuro è aperto, il passato è concluso? Solo parzialmente; infatti, una parte continua viva dentro di noi, magari sotto forma di esperienza e di ricordo…

8.17      Il presente non è altro che una continuazione, la tappa seguente del nostro passato, così come l’avvenire è il passo successivo del nostro presente…

8.18      La storia non si ripete perché due eventi non si compiono mai nel medesimo luogo allo stesso tempo; dunque, se sono due casi distinti non saranno mai identici…

8.19      Il passato è già nel nostro presente; infatti, mentre prepariamo il secondo passo, il primo è già compiuto…

8.20      Anche il futuro è nel nostro presente; infatti, mentre completiamo il primo passo, stiamo già per compiere il passo successivo…

8.21      Il sole nasce per tutti, ma c’è chi preferisce l’ombra…

8.22      L’ombra appartiene a tutti, ma essendo limitata, la occupa chi prima arriva…

8.23     La realtà è una sola, ma ognuno ha la propria versione.

8.24     La realtà più concreta è quella che cerchiamo di capire…

8.25     La luce illumina, quando non abbaglia…

8.26     Il teorico si affida alla forma; il pragmatico bada alla sostanza…

9.   DEL RELATIVISMO

9.1        Il dolore equivale all’inferno mondano; il godimento al nostro paradiso…

9.2       Il male è altrettanto necessario quanto il bene; l’uno senza l’altro non si sostiene… sono le due facce opposte della stessa realtà…

9.3       Senza i brutti non si troverebbero nemmeno i belli…

9.4       Allo stesso modo, i mediocri sono altrettanto utili; infatti, proprio essi esaltano i migliori…

9.5       Dio è un concetto troppo complesso per la limitata mente umana; se è Tutto è anche Infinito: noi non possiamo concepire il Tutto e l’Infinito con una mente semplicemente compiuta…

9.6       Se Dio è infinito dobbiamo concludere che è Mistero; infatti è inaccessibile…

9.7       Esistono espressioni finite per definire l’infinito? sembrerebbe di no; infatti, lo stesso termine  “infinito” è intero, ossia, già finito…

9.8       Agli antichi Ebrei non era consentito pronunciare il nome di Dio; gli antichi Indiani, invece, Lo definivano con un verbo: E’; ma forse sarebbe meno impreciso dire: Era, E’, Sarà…

9.9       La realtà è un edificio con un’infinità di finestre dalle quali ognuno di noi vede se non proprio un altro mondo, almeno un orizzonte distinto…

9.10    Tutti abbiamo sensibilità specifiche; ed ognuno con le sue particolari sensazioni, ha percezioni diverse e, nessuno potendo respirare la stessa aria, sviluppa reazioni chimiche biologiche distinte…

9.11      Osserviamo la realtà attraverso una specie di prisma;  i riflessi cambiano in funzione della fonte di luce; così, interpretiamo ogni singolo minimo riflesso a seconda della nostra singolare posizione…

9.12     L’egoismo è la più importante necessità biologica; del resto, anche l’altruismo affonda le radici nell’egotismo di cui si alimenta… anche le piante, infatti, con le loro radici invadono la terra più fertile…

9.13      Non c’è giorno, ora od attimo uguale all’altro. Ogni attimo è una storia a parte. Ogni singola cosa è propria a  se stessa; l’esistenza stessa dimostra bene come la diversità prevalga sull’uniformità…

9.14      Tutto è relativo, niente si ripete, tutto ha le sue circostanze: la storia non si ripete, ma muta e si rinnova, anche se a volte abbiamo l’impressione che eventi similari sono già avvenuti…

9.15      La verità assoluta esiste? Certo, infatti, è assolutamente inaccessibile…

9.16     La verità è figlia di genitori anonimi; i suoi padrini si danno il cambio  in tempi aleatori ed alterni: a sua volta, a turno, viene  adottata dai giorni, mesi, anni, secoli e millenni che parlano in sua vece…

9.17    La verità è unica, ma ognuno di noi la vede a modo suo…

9.18   La verità più assoluta è quella misteriosa…

9.19   Per l’indigente poco è abbastanza; A certi agiati molto non basta…

10.   DELL’ ESAGERAZIONE

10.1     Il peggiore degli ambigui è colui che travisa se stesso…

10.2     Il peggiore dei diffidenti sospetta perfino della propria ombra…

10.3     Il più abile degli imbroglioni  riesce ingannarsi da sé…

10.4     Il più risoluto dei decisi decide di prendere la decisione ancor prima d’aver deciso di decidere…

10.5     Il più temerario dei saccenti presuntuosi risponde ancor prima di conoscere le domande…

10.6     Il più arrogante dei rissosi litiga con il proprio riflesso del suo specchio…

10.7     Il più pignolo dei pedanti cerca il pelo nell’uovo prima che sia stato covato…

10.8     Il più testardo dei cocciuti si ostina a voler fare la frittata senza rompere le uova…

10.9      Il più trasognato dei sognatori vive di sogni ad occhi aperti convinto di non aver mais sognato…

10.10    Il filosofo più inconcludente discute il sesso degli angeli, il limite dell’infinito, l’incontro delle linee parallele, si chiede se è nato prima l’uovo o la gallina, staccando i petali delle margherite…

11.  DEL DUBBIO

11.1      Il dubbio è buon consigliere;  della certezza è bene  diffidare.

11.2     Nel dubbio, si cerca e si prova, solo così s’ impara.

11.3     Sappiamo di non sapere, ma tentando potremmo riuscire.

11.4     Il dubbio è la virtù dell’umile; la certezza il vizio del presuntuoso.

11.5     Provare per credere: è l’esperienza che insegna.

11.6     La teoria orienta; la pratica conferma

11.7     Saggio è chi diffida; ingenuo è chi crede in tutto.

11.8     Più crediamo di sapere e più dubitiamo.

11.9     L’ignoranza alimenta le certezze e le certezze le illusioni.

11.10   Il dubbio è fecondo, la certezza è arida.

11.11    L’incertezza è fertile, la presunzione è sterile.

11.12   Il sospetto avvisa, la fiducia lusinga.

12.  DELL’UTILITARISMO

12.1     Meglio servi che schiavi…

12.2    Meglio in mutande piuttosto che nudi… o travestiti…

12.3    Meglio ottimisti che sconfitti a priori…

13.  DELL’ETERNA GIOVENTU’

13.1     Quando da nonni a letto si gioca a mamma e papà…

13.2     Quando a 70 anni ci si abbuffa senza ingrassare…

13.3     Quando superati gli 80 non si accusano ancora acciacchi…

13.4     Quando a 90 prima per dormire soddisfiamo certi appetiti…

13.4     Quando uno invecchia e non se n’accorge nemmeno…

13.5     Quando a 98 non si ricorre ancora alla pastiglia azzurra…

13.6     Quando a 99 si vuole imitare il Cavaliere…

14.  DELLA VECCHIAIA PRECOCE

14.1     Quando da giovani si è già stanchi prima di agire…

14.2     Quando ai 30 ci si corica solo per dormire…

14.3     Quando al primo impiego già si pensa alla pensione…

14.4     Quando, ai 33  si prendono già le medicine quotidiane…

14.5     Quando ai 36 si ricorre già alla pillola azzurra…

14.6     Quando ai 39 si coccolano già i pronipotini…

14.7 Quando ai 40 il  medico dichiara: “ormai la garanzia è scaduta”…

15.  DI FINE SERATA

15.1      La scarsità accende; l’abbondanza spegne.

15.2     La miseria sveglia; l’eccedenza addormenta.

15.3     Ciò che è raro è ricercato; ma se diventa comune si cerca qualcosa di diverso.

15.4     La rarità è ricercata, ma diffondendosi l’interesse diminuisce.

15.5     Il segreto incuriosisce, ma una volta svelato lascia indifferenti.

15.6     Il mistero eccita, ma scoperto ne cerchiamo un altro.

15.7     La salita stimola lo sforzo; la discesa rilassa.

15.8     L’ozio è apatico e fomenta l’inerzia.

15.9     Dietro ogni ostacolo si nasconde una vittoria… che ci aspetta.

15.10   Cambiano i tempi e cambiano i criteri.

16. DELL’EQUILIBRIO

16.1     L’oscurità confonde, ma stimola a cercare.

16.1     Il chiarore illumina, ma se è eccessivo accieca.

16.2     Il suono stimola l’udito, ma se è esagerato stordisce.

16.3     La fragranza appaga l’olfatto, ma se è forte è irritante.

16.4     Com’è gradevole ill dolce, ma se è troppo nausea pure quello.

16.6      L’appetito vien mangiando; ma in eccesso produce indigestione.

16.6     Le bellezze ci sono per deliziare la nostra vista.

16.7     Il nudo è più bello se non si scopre tutto.

16.8     Anche l’occhio vuole la sua parte; la parte restante è per l’immaginazione.

16.9     Il tatto aiuta a sentire; ma si dice: guardare e non toccare… è un’ingiustizia!

16.10   Al pentito l’indulgenza; al temerario l’intransigenza…

16.11    Rigore con il competente o scaltro; commiserazione con l’inesperto o maldestro…

17.  DELL’EVOLUZIONE

17.1     Il tempo passa e con esso i criteri.

17.2     La vergogna era sentimento di colpa; oggi solo timidezza.

17.3     La nudità era vergogna; oggi è virtuosa.

17.4     Il denaro era diabolico; oggi è divino.

17.5     La lealtà era virtuosa; oggi quasi un’ingenuità.

17.6     La bugia era peccato; oggi passa per astuzia.

17.7     Gli opportunisti erano vigliacchi; oggi sono versatili.

17.8     L’arte durava secoli, millenni; oggi una stagione o settimane.

18. ANNO NUOVO: AFORISMI NUOVI

18.1 Chiedere per sapere…

18.2   Informarsi per imparare…

18.3   Utili sono le domande, pratiche le risposte…

18.4   Prima le domande, le risposte poi…

18.5   La motivazione è figlia, la curiosità madre…

18.6   I dubbi sono il seme, le motivazioni le piante…

18.7 L’incertezza è la scintilla che accende il falò della curiosità…

18.8    Chi scruta lontano rischia di non vedere davanti al naso…

18.9    Quando si esauriscono i propri argomenti si cambia discorso…

18.10  Il direttore impartisce il ritmo ed il tempo, gli orchestrali eseguono…

18.11   Il pensiero precede la consapevolezza…

18.12   La guida precede, la comitiva segue…

18.13   L’accusa precede il processo…

18.14   Il processo precede il giudizio…

18.15   Il giudizio precede la sentenza…

18.16   La condanna segue la sentenza…

18.17   L’assoluzione prevale sul dubbio…

18.18   Il sospetto è gravido del dubbio…

18.19   La storia non precede gli eventi…

18.20  Gli indovini giocano con le carte, ma non anticipano la storia…

18.21   La storia ritratta gli eventi, ma dobbiamo interpretarla a distanza…

18.22   La storia è come l’acqua della tempesta; è utile lasciarla decantare…

18.23   La storia sta ai ricercatori come le profezie agli indovini…

18.24   Il successo accende l’entusiasmo; l’insuccesso ispira meditazione…

18.25   I vincitori detonano fuochi d’artificio; gli sconfitti misurano la delusione…

18.26   L’euforia ubriaca; la depressione stordisce…

18.27   Le domande sono così facili quanto legittime; le risposta, sono spesso difficili e sovente ambigue.

19. DELLA CAUSA E DELL’EFFETTO

19.1  L’istinto aziona l’intuito e la consapevolezza illumina l’azione…

19.2   La percezione stimola i sensi e questi scatenano la chimica all’azione…

19.3   La chimica dell’organismo mette in moto l’energia e da questa il movimento…

20. TROPPO OD ABBASTANZA

20.1   L’eccesso di coraggio non è altro che mancanza di prudenza…

20.2   L’eccesso di prudenza può caratterizzare il predominio del timore…

20.3   La giusta misura sta nell’equilibrio fra coraggio e ponderata prudenza…

21.  SINONIMI E CONTRARI

21.1    L’indifferenza è apatica; l’interesse stimolante…

21.2    La rassegnazione è deprimente; l’insofferenza solerte…

21.3    La forma sta alla teoria, come la sostanza all’esperienza…

21.4    La teoria è astratta; la pratica consistente…

21.5    Il teorico presume, come l’empirico è consapevole…

21.6    La retorica è volatile; i fatti tangibili…

21.7    L’attore ricorre alla mimica; l’esecutore all’azione…

21.8    L’anarchico sta al renitente, come il disciplinato alla dottrina…

21.9    Il dottrinario segue il gregge; l’anarchico lo evade…

21.10  L’indeciso è vago; il determinato specifico…

21.11   Il docile acconsente; il ribelle contesta…

21.12  Il disciplinato attende; il ribelle avanza…

21.13  Il debole si assolve e si giustifica; il potente si condanna…

21.14  All’umile la comprensione; all’arrogante la censura…

21.15   Al diligente l’elogio; allo svogliato la critica…

21.16   Con il simile ci si identifica; dal diverso, comparando s’impara…

21.17   Generoso con l’alleato; avaro con il rivale…

21.18   Aperto con l’amico; prudente con l’avversario…

21.19   Al gentile la mano tesa aperta; allo sgarbato l’indice alzato…

21.20  Al benevolo l’assenso; al prepotente la negazione…

21.21   Attento con il saggio; severo con lo stolto…

21.22   Platone sta a Socrate come San Paolo a Gesù…

21.23   Rousseau sta a Marx e Lenin come Bastiat a L. von Mises e Hayek…

21.24   Il Liberalismo sta al mercato libero come il Collettivismo alla pianificazione imposta…

22. RIMASTICATI

22.01   L’Ignorante si assolve e giustifica; l’erudito si condanna…

22.02   Rigore con l’esperto; clemenza con l’inabile…

22.03   La forma sta al teorico come la sostanza alla prassi…

22.04   Il teorico va alla tesi; il pragmatico alla concretezza…

23. DEL CHIARO E DELL’OSCURO

23.05   La luce ci illumina; l’oscurità ci confonde…

23.06   La luce si rivela; l’oscurità si occulta…

23.07   La luce è evidente; l’oscurità è incerta…

23.08   La luce ispira; l’oscurità deprime…

23.09   La luce è positiva; l’oscurità è negativa…

23.10   La luce è forma; l’oscurità è indefinita…

23.11    La luce è feconda; l’oscurità è sterile…

23.12    La Luce è realtà; l’oscurità è impressione… Tuttavia, dal momento che la legge che regola l’universo è l’equilibrio, dove i contrari alla fine si equivalgono, il buio  deve prevalere sul chiarore; infatti, il primo, essendo neutro e spontaneo, è anche eterno, mentre il secondo, dev’essere azionato, avendo bisogno di una fonte, ha perciò, l’esistenza limitata ed è destinato ad esaurirsi.

15.     DE POMERIGGIO PIOVOSO

24.1.     Chi non sbaglia mai, impara meno…

24.2     Ogni ferita genera una nuova lezione…

24.3.    Ogni imprevisto alimenta la prudenza…

 

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