Liberalismo Whig

visto da Tullio Pascoli

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L’EGOISMO FONTE DI PROGRESSO

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LA VIRTÙ DELL’EGOISMO di Ayn Rand (Recensione)

La scrittrice Alisa Zinov’evna Rozenbaum, nata russa a San Pietroburgo ai tempi del primo tentativo di rovesciare con la prima rivoluzione russa l’obsoleta monarchia zarista, nella città che poi sarà ribattezzata con il nome di Leningrado, durante il regime dell’allora Unione Sovietica. Figlia di farmacisti ebrei non praticanti, di inclinazione socialista, fin da bambina viene iniziata dalla madre alla lettura dei classici russi e francesi. Quindi, studia Storia e Filosofia per proseguire gli studi dell’arte cinematografica. Poi, dopo aver ottenuto un visto per un breve soggiorno negli Stati Uniti, decide di rimanere nel presunto inferno del cosiddetto “capitalismo”, dove si rivela il suo grande talento ed ottiene, finalmente, grande notorietà come grande libertaria sotto il nome d’arte di Ayn Rand, anche per evitare che i genitori – già espropriati della farmacia dai bolscevichi -, potessero subire ulteriori persecuzioni. (altro…)

DEBITI STORICI RISCOSSI

QUANDO LE BOTTEGHE ERANO OSCURE

di Massimo Caprara (Recensione)

Massimo Caprara è stato il segretario di quel personaggio che in Italia i comunisti definivano Il Migliore, ma del quale, alla luce della più corretta revisione storica, possiamo ben dire che questo importante rappresentante del Comunismo internazionale ha integrato il “prestigioso” gruppo dei non migliori, fedele e disciplinato seguace del Peggiore, ossia, del più atroce macellaio della storia, Stalin, anche responsabile per la morte di milioni di innocenti, diretto crudele autore e responsabile mandante di un Olocausto di cui il Comunismo non ha mai osato fare un minimo accenno: lo Hodolomor, il genocidio ucraino, nel quale una parte della Popolazione è stata fatta morire di fame intenzionalmente, perché la sua comunità ed i suoi dirigenti non si allineavano in modo obbediente e rassegnato, alle criminose direttive di Mosca. (altro…)

SCARSITÀ OD ABBONDANZA

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L’ULTIMO MILIARDO di Paul Collier (Recensione)

Pedagogica lettura che illumina in maniera eloquente le tangibili ragioni della triste esistenza delle ultime sacche di povertà e di sottosviluppo che il mondo, con immenso rammarico non può ignorare; e, nonostante siano ancora in molti a sostenere il contrario, ossia che la vita nel mondo, per la maggior parte dell’umanità stia peggiorando, l’autore spiega in modo molto chiaro come per quattro quinti dell’ umanità le condizioni di vita siano, di fatto, migliorate e continuano a migliorare, grazie ai modelli che proporzionano opportunità alle iniziative degli individui più capaci ed intraprendenti. (altro…)

DELLA TOLLERANZA

SAGGI SULLA TOLLERANZA di Alfred Ayer, Maurice Cranston, Gerard Fitt, F.A. von Hayek, Karl Popper, Leslie George Scarman, Helen Mary Warnock.

Lezioni di Democrazia Liberale

Raccolta di brevi saggi sulla tolleranza, tutti a modo loro interessanti ecco alcuni commentari primo fra tutti  quello di Popper, uno dei più importanti pensatori che hanno dedicato molte pagine in diverse opere al tema. Qui egli osserva fra l’altro come la tolleranza dev’essere sempre reciproca e che essa cessa nel momento in cui, una delle parti ricorre alla violenza.  Ammette pure di aver sbagliato, quando nella sua tarda adolescenza, per qualche settimana, aveva ingenuamente creduto nella tolleranza da parte del modello socialista, dovendosi ricredere prontamente. Del resto, con il suo capolavoro LA SOCIETÀ APERTA E I SUOI NEMICI, spiega in maniera oltremodo eloquente ciò che distingue il modello che contempla le libertà  individuali in rapporto a  quello del potere assoluto e centralizzato, quale quello collettivista. Non per niente, anche in queste poche pagine, considera il sistema migliore che al mondo sia mai stato vissuto fino ad oggi quello della nostra società aperta. Aggiunge, inoltre, che non è così importante il fatto che alcuni siano ricchi ed altri no; non bisogna dimenticare che molti di loro dedicano parte del loro patrimonio finanziando eventi, organizzazioni ed istituti di ricerca. (altro…)

POTERE PUBBLICO O PRIVATO

STATO PADRONE di Antonio Martino (Recensione)

Dipendenza o Libertà

Il nostro Paese è stato talmente condizionato dalla paternalistica tutela da parte di un presunto provvidenziale potere politico, al punto in cui, purtroppo, si è consolidato il concetto secondo il quale compete proprio al potere pubblico, cioè allo Stato, occuparsi di gran parte dei nostri bisogni e particolarmente dei servizi e non solo, ma anche  – se non soprattutto – anche della più competente gestione economica nei confronti della collettività e dell’individuo. Eppure, è noto come nessuno meglio delle nostre consorti o delle nostre mamme gestiscono le nostre economie domestiche, perché sanno fin troppo bene ciò che possiamo e ciò che non dobbiamo spendere o addirittura sprecare. (altro…)

ONESTÀ E COERENZA

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L’UOMO IN RIVOLTA di Albert Camus (Recensione)

Rivoluzioni ed Ambiguità

Albert Camus, è un marxista convinto e come tale partecipa alle battaglie in difesa del collettivismo; così, si arruola come volontario alla resistenza nella guerra civile spagnola fra le file dei repubblicani contro i nazionalisti del Generalissimo Franco. È un attento osservatore e non si lascia ingannare dalla retorica né dalla dottrina, perciò, non sacrifica il proprio senso critico e ciò gli permette di notare ben presto pragmaticamente che qualcosa nella militanza dogmatica di quel regime non quadra; infatti, l’applicazione di quel modello marxista e l’anarchia che vi regna espongono i propri fianchi deboli, mostrando l’evidenza di quanto il modello sia incoerente ed in maniera palese del tutto disumano. (altro…)

LA NUOVA SCHIAVITÙ

GLI AFRICANI SALVERANNO L’ITALIA di Antonello Mangano (Recensione)

Ribellione a sfruttamento e discriminazione.

Avevo scelto questa lettura fortemente incentivato dallo stimolante e singolare metaforico titolo, ma certamente senza partire dalle stesse identiche premesse a cui l’autore si riferisse, bensì pensando piuttosto ad ulteriori altrettanto importanti contributi che le  – per troppi – indesiderate “invasioni” degli immigranti ci proporzionano; e non solo con il loro sovente alquanto ingrato lavoro, accettando di svolgere, il più delle volte, mansioni che gli accomodati nostrani ormai credono di potersi permettere di declinare, giacché preferiscono starsene magari con indifferenza in casa a carico dei loro genitori, mentre gli spesso malvisti allogeni  ci possono concretamente dare un loro altrettanto valido concorso anche – se non soprattutto – compensando gli inquietanti bassissimi indici di natalità che in maniera particolare affronta il nostro, Paese in netto declino demografico, come del resto avviene pure in altri Paesi dell’Europa. (altro…)

L’ AMBIGUA OMERTÀ DEI COMUNISTI

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IL GRANDE TERRORE di Robert Conquest (Recensione)

Le imperdonabili Omissioni degli Orfani Indottrinati

Tragica cronaca di 778 pagine di impietosi orrori sistematicamente  elencati e cronologicamente descritti; compendio di drammatici avvenimenti, di tragici lutti, di faziose persecuzioni, di implacabili vendette, di false accuse, di confessioni estorte sotto lunga straziante tortura; di dolorose sevizie fisiche e mentali; di vili ricatti e meschine minacce di ritorsioni contro i propri più prossimi membri di famiglia in cui solo pochissimi resistevano. Il tutto cinicamente organizzato dal Grande Fratello, ovvero dal Capo dei Maiali– per rievocare le definizioni che George Orwell ha riservato al satrapo di Stalin in due delle sue magnifiche quanto celebri opere: quelle del fantascientifico 1984 e della favola LA FATTORIA DEGLI ANIMALI.

Non c’è da meravigliarsi se il grande autore britannico – di sincera fede socialista -, dopo aver combattuto con i repubblicani durante la guerra civile in Spagna, già colpito dall’intollerante fanatismo anarchico che regnava in quel modello politico, recatosi in Unione Sovietica per, finalmente, trovare l’autentica realizzazione del Paradiso del Proletariato, rimane ancora più deluso dal regime totalitario che governava in maniera del tutto surreale. Infatti, se confrontata agli abusi perpetrati dagli esaltati comunisti e dai settari anarchici della Spagna repubblicana, nell’Unione Sovietica troverà una realtà ancora più devastante, quella di uno stato inquisitorio perverso, arbitrario e dispotico più estremo, dunque, infinitamente peggiore. (altro…)

IN DIFESA DELLA LIBERA INIZIATIVA

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I SETTE PECCATI DEL CAPITALEdi Tito Tettamanti (Recensione)

La virtù di chi genera ricchezza da distribuire.

I soliti sostenitori della dottrina anticapitalista, come pure gli ostinati seguaci della nuova religione – così l’ha definita Vaclav Klaus nel suo ottimo saggio PIANETA BLU E NON VERDE –, ovvero gli orfani del fallimentare collettivismo che, in qualche modo, tentano di dare ulteriore sopravvivenza ai loro utopici dogmi, cavalcando istericamente l’onda dell’ambientalismo, partono sempre dal fallace assioma secondo il quale gli eventi sul nostro pianeta  si presenterebbero in maniera statica e non sarebbero dinamici e mutevoli come avviene con gli stessi fenomeni climatici. Dunque, a sentir loro, tutto si svolgerebbe in funzione di un presente noto, prevedibile ed immobile, a prescindere da ciò che possa avvenire. Perciò, il processo evolutivo seguirebbe solo le vie secondo i principi che essi stessi, dotati dalle loro presunte profetiche doti interpretative. Infatti, con la pretesa di possedere la virtù di saper indovinare e prevedere l’avvenire, possono indicare soluzioni, imponendo soggettive verità rivelate. (altro…)

LA GRANDE TRAGEDIA

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COMUNISMO – di Richard Pipes (Recensione)

Cronaca dell’Utopia del XX Secolo

Richard Pipes è uno dei più qualificati storiografi a fornire al mondo un ricchissimo mosaico degli avvenimenti storici della Russia; infatti, avendo pubblicato una ventina di libri per descriverne le origini, le conseguenze ed il passato di una delle più dolorose illusioni che hanno segnato il tragico esperimento collettivista del secolo scorso, egli ha saputo sconfessare il Socialismo quando un enorme numero di intellettuali indottrinati lo difendevano a costo di mostrarsi ambigui.

Nato in Polonia, appena i Nazisti avevano invaso il Paese, riesce a fuggire con i genitori; trascorrono sei mesi in Italia, quando il Fascismo stava per entrare in guerra con Hitler ed allora si appellano agli Stati Uniti, ottenendo il permesso per stabilirvisi; qui dedicherà tutta la sua vita all’insegnamento della storia russa ed attualmente è docente emerito presso l’Università di Harvard. Pochi autori come lui sono riusciti  proporzionare una radiografia così ampia e completa, partendo già dalla Russia zarista per giungere fino alla capitolazione della presunta società egualitaria; infatti, descrive come e perché del successo della Rivoluzione Bolscevica, e ciò che ne è seguito con delitti, intrighi politici e gli inevitabili fallimenti economici. (altro…)

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